"ARTE PER LA VITA"

"ARTE PER LA VITA"
RASSEGNA DI PITTURA E MOSTRA ITINERANTE PER GIOVANI STUDENTI ACCADEMIE BELLE ARTI ITALIANE

sabato 31 dicembre 2016

TRAPIANTI: FRANCIA, DONAZIONE ORGANI ANCHE SENZA OK FAMILIARI DA GENNAIO

IO SONO D'ACCORDO PERCHE' RISPECCHIA IN BUONA SOSTANZA LA LEGGE ITALIANA ORIGINARIA 

Legge 1° aprile 1999, n. 91 (MAI ATTUATA !!!! BISOGNEREBBE RIAPRIRE UN ATTENTO E PROFONDO DIBATTITO?)

"Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti"

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 15 aprile 1999
PERCHE' LA LEGGE NON FU MAI ATTUATA ? 
PERCHE' NON FU EMESSO IL DECRETO DI CUI ALL'ART 5  DELLA STESSA?
CHI SI OPPOSE E SI OPPONE?
(*) http://www.parlamento.it/parlam/leggi/99091l.htm 


lpd: TRAPIANTI: FRANCIA, DONAZIONE ORGANI ANCHE SENZA O...
TRAPIANTI: FRANCIA, DONAZIONE ORGANI ANCHE SENZA OK FAMILIARI DA GENNAIO =
Previsto il consenso presunto in mancanza di iscrizione nelregistro per il rifiuto
Roma, 30 dic. (AdnKronos Salute) -


Cambiano le regole sulla donazione degli organi in Francia dove, dal primo gennaio, sarà possibile
procedere all'espianto, dopo la morte, se la persona deceduta non ha espresso il suo rifiuto - con l'iscrizione in un apposito registro -anche senza che ci sia il consenso dei familiari. La recente riforma
della sanità ha infatti semplificato le procedure, in base al principio del presunto consenso. Serve un esplicito rifiuto che può essere espresso sia con l'iscrizione, anche via Internet, al Registro,oppure affidando a un familiare un documento in cui si dichiara la propria volontà contraria all'espianto.
Possibile anche il rifiuto parziale, ovvero la volontà di donare solo alcuni organi o tessuti. L'obiettivo della nuova norma è quella di ridurre le liste d'attesa per gli organi, nel 2105 infatti erano
21.000 le persone che aspettavano un trapianto in Francia e 553, nel 2016, sono morte prima di ottenerlo. Il sistema fino a oggi in vigoreprevedeva comunque il 'Registro dei rifiuti', ma ai parenti veniva chiesta l'autorizzazione per i non iscritti. Secondo l'autore dell'emendamento alla legge di riforma che ha introdotto le novità, il più delle volte i familiari decidevano sull'onda dell'emozione, spesso pentendosi successivamente.
Secondo i dati, infatti, una volta su tre (32,5%) i parenti rifiutanla donazione. E, secondo i numeri pubblicati da Le Monde, c'è una grossa differenza tra le intenzioni dei francesi e la realtà: il 79%
si dichiara infatti favorevole, ma solo nel 67% dei  casi avviene l'espianto.
(Ram/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
30-DIC-16 15:31

 (*) Art. 5.
(Disposizioni di attuazione delle norme sulla dichiarazione di volontà)
(Disposizioni di attuazione delle norme sulla dichiarazione di volontà)

1. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro della sanità, con proprio decreto, disciplina:
a) i termini, le forme e le modalità attraverso i quali le aziende unità sanitarie locali sono tenute a notificare ai propri assistiti, secondo le modalità stabilite dalla legge, la richiesta di dichiarare la propria libera volontà in ordine alla donazione di organi e di tessuti del proprio corpo successivamente alla morte, a scopo di trapianto, secondo modalità tali da garantire l'effettiva conoscenza della richiesta da parte di ciascun assistito;
b)
le modalità attraverso le quali accertare se la richiesta di cui alla lettera a) sia stata effettivamente notificata;
c)
le modalità attraverso le quali ciascun soggetto di cui alla lettera a) è tenuto a dichiarare la propria volontà in ordine alla donazione di organi e di tessuti successivamente alla morte, prevedendo che la dichiarazione debba essere resa entro novanta giorni dalla data di notifica della richiesta ai sensi della lettera a);
d)
le modalità attraverso le quali i soggetti che non hanno dichiarato alcuna volontà in ordine alla donazione di organi e di tessuti successivamente alla morte sono sollecitati periodicamente a rendere tale dichiarazione di volontà, anche attraverso l'azione dei medici di medicina generale e degli uffici della pubblica amministrazione nei casi di richiesta dei documenti personali di identità;
e)
i termini e le modalità attraverso i quali modificare la dichiarazione di volontà resa;
f)
le modalità di conservazione dei dati relativi ai donatori, ai soggetti che non hanno espresso alcuna volontà e ai non donatori presso le aziende unità sanitarie locali, nonchè di registrazione dei medesimi dati sui documenti sanitari personali;
g)
le modalità di trasmissione dei dati relativi ai donatori, ai soggetti che non hanno espresso alcuna volontà ed ai non donatori dalle aziende unità sanitarie locali al Centro nazionale per i trapianti, ai centri regionali o interregionali per i trapianti e alle strutture per i prelievi;
h)
le modalità attraverso le quali i comuni trasmettono alle aziende unità sanitarie locali i dati relativi ai residenti.
2. Alle disposizioni del presente articolo è data attuazione contestualmente alla istituzione della tessera sanitaria di cui all'articolo 59, comma 50, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con modalità tali da non comportare oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato e degli enti di cui agli articoli 25 e 27 della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni, rispetto a quelli necessari per la distribuzione della predetta tessera.
3. Con il decreto di cui al comma 1 sono altresì definiti i termini e le modalità della dichiarazione di volontà in ordine alla donazione di organi e di tessuti successivamente alla morte da parte degli stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale nonchè degli stranieri che richiedono la cittadinanza.

lunedì 19 dicembre 2016

AUGURI DI BUON NATALE 2016 E BUON ANNO 2017

AUGURI 
BUON NATALE E BUON ANNO 2017
Il Presidente,il consiglio Direttivo 
i soci,gli amici ed i pazienti tutti
dell'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI
"ALESSANDRO RICCHI"

lunedì 23 maggio 2016

Ospedale Brotzu, un monumento in ricordo di Alessandro Ricchi SARDA REPORTER



Ospedale Brotzu, una pietra sonora di Sciola alla memoria di Alessandro Ricchi e della sua equipe, a dieci anni dalla loro prematura scomparsa, è l’iniziativa che sta caparbiamente portando avanti, nonostante i tanti incomprensibili ostacoli da parte delle istituzioni pubbliche e private, il Presidente dell’Associazione Sarda Trapianti “ALESSANDRO RICCHI”, Giampiero Maccioni.
“Una grande pietra sonora e trasparente, per continuare a catturare la luce che dottor Ricchi ha dato a tanti di noi con la sua dedizione, la sua professionalità, il suo amore: alla vita… con il cuore in mano – spiega Maccioni – La scultura, in calcare bianco, di Pinuccio Sciola, avrà le seguenti dimensioni: H 3.30 x 1.00 x 35 cm. e se tutto andrà bene, considerato che era un forte desiderio anche dell’artista di San Sperate, recentemente scomparso, verrà posata all’esterno e in prossimità dell’ingresso dell’ospedale Brotzu, sede del centro trapianti di organi della Sardegna”.
Il messaggio simbolico, ma non meno intenso e profondo, che può irradiare l’opera d’arte che è stata realizzata dal maestro Sciola, offre a Giampiero Maccioni lo spunto per poter esprimere, in prima persona e a nome di tutti i trapiantati, il riconoscimento, sia per la sua straordinaria opera svolta nel campo della chirurgia dei trapianti, sia per la grande umanità che Alessandro Ricchi ha saputo esprimere durante il suo breve percorso di vita. Attraverso le sue parole, intense e piene di sensibilissima riconoscenza umana, Maccioni traccia l’essenza del profilo di Alessandro Ricchi: “Grazie senza limiti, alla sua stimata persona – sottolinea – al suo sorriso, contenuto ma profondamente umano, al suo parlare chiaro e coinciso, al suo essere familiare, pronto a dare chiarimenti, conforto e serenità ai dubbi e agli affanni dei pazienti e dei familiari”.
Il 24 febbraio del 2004: Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna, morirono schiantandosi sui monti di Burcei a bordo di un Cessna, un velivolo turboelica da turismo, sul quale si trovavano in volo sulla tratta che da Roma conduce a Cagliari. Una tragedia dolorosissima, che ha anche provocato la morte di tre membri di un’èquipe di cardiochirurgia dell’ospedale Brotzu e dei piloti Helmut Zurner, Thomas Giacomuzzi e Daniele Giacobbe.
Per rendere omaggio a queste eroiche persone, Pinuccio Sciola, creò un’opera d’arte incompiuta, che lui chiamò “Per non dimenticare”, commissionata dall’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi” da donare all’Azienda Sanitaria G.Brotzu, che negli intenti dei committenti doveva rappresentare un’opportunità per una nuova riflessione e per una rinnovata preghiera di ringraziamento, da dedicare all’impegno inesauribile che quotidianamente viene svolto dagli operatori sanitari del centro trapianti del Brotzu in Sardegna.
Alessandro Ricchi era amico personale di Pinuccio Sciola, che dopo aver quasi portato a termine l’opera, spiegò al Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”, Giampiero Maccioni e ai dirigenti del Brotzu, come “La presenza di un monumento dedicato a questi eroi silenziosi, caduti per una nobile causa umana, non potrà far altro se non irradiare – da quel senso simbolico che solo le opere d’arte sanno emanare – un nuovo e perpetuo bisogno di riflessione, per tutti coloro che, volta per volta, nel loro incedere, ne incontreranno la sua immagine rappresentativa e monumentale. Perché, basterà quel contatto visivo, per far nascere sempre un nuovo bisogno destinato a una riflessione profonda. Un bisogno, che sarà pieno di una riconoscenza e di una tenerezza fraterna pronte per essere offerte a tutti, in senso più generale, ma soprattutto, per essere offerte agli operatori sanitari di questa Casa della salute, i quali hanno dimostrato e dimostrano, di essere sempre pronti a svolgere la loro preziosa opera, affinché vi siano tutti i presupposti per un miglioramento della qualità della vita”.
Purtroppo, il monumento, nonostante tutte le promesse, compresa quella del Presidente della Regione Sardegna, Pigliaru, che nel discorso di addio a Pinuccio Sciola a San Sperate, sottolineò: “Porteremo a termine i suoi progetti”.
Presidente in tanti raccogliamo la sua promessa e aspetteremo che il desiderio di Sciola di vedere il monumento che aveva realizzato per il suo amico Alesandro Ricchi, possa trovare finalmente posto nel luogo per cui era stato progettato.
Gian Piero Pinna

mercoledì 27 aprile 2016

COMUNICATO STAMPA Iglesias Sabato 30.04.2016 ore 16,30 Archivio Storico Via delle Carcer


Assemblea Generale dei Soci 
Iglesias Sabato 30.04.2016 ore 16,30
Archivio Storico  Via delle Carceri

Anche quest’anno l’annuale Assemblea dei soci si apre con un esame della situazione regionale della DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI aperta anche alla cittadinanza e condotta dai responsabili della gestione del settore e della pubblica amministrazione.
 


Nella sala prestigiosa dell’Archivio Storico Comunale campeggia Il Breve di Villa di Chiesa il documento più antico, e indubbiamente il più importante, conservato nell'Archivio Storico Comunale di Iglesias, archivio riconosciuto, il 31 dicembre 1978, “di particolare importanza” con decreto del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
Si tratta dell'unico documento di epoca pisana scampato all'incendio del 1354 quando, nel corso del conflitto tra Mariano IV, giudice di Arborea, e Pietro d'Aragona, gli abitanti diedero alle fiamme la città per evitare la capitolazione di fronte al nemico, determinando così la distruzione non solo degli edifici, delle mura, delle torri, ma anche di tutti i documenti esistenti, ad eccezione del Breve che venne sottratto all'incendio, data l'importanza ad esso attribuita dalla coscienza collettiva cittadina.

Introdurranno i lavori Il Sindaco di Iglesias Dott.Emilio Gariazzo ed i Commissari Straordinari dell’Azienda G.Brotzu di Cagliari sede del Centro Trapianti isolano e del Dott.Antonio Onnis della ASL di Carbonia.

Il Vescovo di Iglesias Mons.Giovanni Paolo Zedda, in qualità di Delegato della Conferenza Episcopale Sarda riferirà  sulla Pastorale della salute con riferimento al settore della donazione e trapianto.

Il neo Coordinatore Regionale del Centro Trapianti, Lorenzo D'Antonio. Fiorentino, 54 anni, responsabile del Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti dell'Aou di Careggi è atteso per informare i pazienti ed i cittadini della Sardegna sui suoi intendimenti circa il mandato conferito dall’Assessore Regionale alla Sanità, Arru sul " bisogno di un cambio di rotta perché sono cresciute in maniera preoccupante le opposizioni alle donazioni. La Toscana è un modello di riferimento per il reclutamento, che ha condizionato la nostra scelta. D'Antonio è un professionista di prestigio, che si è messo a disposizione e, siamo certi, lavorerà al meglio collaborando con i nostri professionisti"
Interverranno poi
Giampiero Maccioni  Presidente Associazione Sarda Trapianti “ALESSANDRO RICCHI”

Antonio Pau  Struttura Complessa di Urologia, Trapianto Renale e Chirurgia Robotica, Ospedale Brotzu Cagliari

Maria Rosaria Piras Direttore SSD Coordinamento Trapianti di Fegato, AO Brotzu Cagliari

Lo svolgimento dell’ordine del giorno sarà preceduto dal conferimento della targa ricordo ai compianto socio fondatore e già Vicepresidente Giovanni Boi.


Iglesias 27 aprile 2016
Giampiero Maccioni
Presidente ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI "ALESSANDRO RICCHI"
Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL

domenica 21 febbraio 2016

ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI: celebrazione del 12 anniversario della scomparsa d...

ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI: celebrazione del 12 anniversario della scomparsa d...: si trasmette il verbale del Consiglio Direttivo dell'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI "ALESSANDRO RICCHI" del 20.02.2016. ...

celebrazione del 12 anniversario della scomparsa del Dott. ALESSANDRO RICCHI e la sua equipe


si trasmette il verbale del Consiglio Direttivo dell'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI "ALESSANDRO RICCHI" del 20.02.2016.


Il consiglio direttivo dell'Associazione Sarda Trapianti- Vita Nuova Onlus – “Alessandro Ricchi”, riunitosi con urgenza in data 20 febbraio 2016, ha voluto discutere dell'ennesima offesa alla dignità dei pazienti, soci e volontari tutti che si prodigano con e per l'Associazione.

L'evento programmato, organizzato e costruito dall'Associazione, insieme alla Azienda Brotzu, per il 24 febbraio 2016 e finalizzato al ricordo del Dott. Alessandro Ricchi e dell'équipe medica con lui tragicamente scomparsa sui monti sardi, nasceva per consentire, come nel passato, la partecipazione, oltre che dei suoi  colleghi e amici, anche di tutti i pazienti che, negli anni della sua preziosa attività, hanno potuto pregiarsi delle sue cure, della sua altissima professionalità e umanità. Ciò in modo tale che il suo ricordo potesse rimanere vivo e presente in tutti noi, ma sempre nell’ambito della mirabile sua casa: il Brotzu.

Invece , ma per puro caso, abbiamo  avuto l’amara segnalazione dei nostri soci e amici che tale evento verrà incomprensibilmente anticipato ad un orario, ore 8:30 del mattino,  inadeguato e non concordato con gli stessi organizzatori.
Alcuni amici e parenti lontani da Cagliari, infatti, non potrebbero puntualmente recarsi alla Cappella,  per partecipare all'evento.
Dalla discussione è emerso l’ennesimo malcontento dei pazienti e soci che, pur avendo organizzato tale commemorazione, si troveranno nell'impossibilità di parteciparvi.
Inevitabile, quindi, la presa di posizione nel richiedere a gran voce di poter personalmente partecipare ad un evento che, valorizzando la figura del compianto dott. Ricchi e della sua équipe, consenta a tutti di riscoprire il senso della solidarietà e della cittadinanza attiva, spesso assenti nella nostra società.

Pertanto, con la presente e con molto rammarico, Vi comunichiamo di non poter condividere la partecipazione all'evento del 24 febbraio 2016.

Animati, Comunque, dallo spirito solidaristico che è proprio della Associazione scrivente, Vi comunichiamo altresì, fin d'ora che il 28 maggio 2016,  nella Cattedrale Santa Chiara di Iglesias, sede della nostra Associazione, si terrà  la manifestazione a suffragio di tutti i donatori che sarà accompagnata al ricordo del compianto  Dottor Ricchi e di tutta la sua équipe. 
Approfittando di ciò, dato che questo pare il modo più adeguato per concludere le manifestazioni Nazionali di promozione della cultura della donazione e del trapianto, la comunanza dei due suffragi sarà d'ora in poi un appuntamento fisso e di riferimento, ispiratore delle nostre attività.
Saremo ben lieti di accogliervi in quella occasione per condividere con noi l'insegnamento ed il ricordo del nostro fondatore, dott. Alessandro Ricchi, che fu mirabile operatore sanitario dei trapianti nella Vostra Azienda.
Saluti cordiali
Iglesias 20.02.2016

                IL PRESIDENTE
                 Giampiero Maccioni

giovedì 21 gennaio 2016

ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI: RAI 1 "Storie Vere" mercoledì 20 gennaio 2016

ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI: RAI 1 "Storie Vere" mercoledì 20 gennaio 2016: UNA TESTIMONIANZA CHE CONTRIBUISCE ALLA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI   http://www.rai.tv/dl/RaiTV...

RAI 1 "Storie Vere" mercoledì 20 gennaio 2016


UNA TESTIMONIANZA CHE CONTRIBUISCE ALLA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI
27 nuove foto all'album: Storie Vere mercoledì 20 gennaio 2016 .

Molta emozione ha suscitato LA STORIA VERA di Giampiero Maccioni, presente in studio, che da diciannove anni vive con il cuore di un altro. Di un ragazzo di Lanusei (Roberto Cuboni), vittima di un incidente con la moto. Le lacrime della testimonianza della sorella Susanna ha completato il messaggio profondo del valore sofferto del dono e della solidarietà per la vita nuova che rinasce con un trapianto. (inizio minuti 60.40 - fine 68.46)
Riportiamo in forma estesa la testimonianza resa e ripresa alla ° L'Agenzia S.I.R.(agenzia della C.E.I.) del 25 maggio 2005

Il senso del dolore
Tracce di Vangelo
Quasi nove anni fa Giampiero Maccioni, grazie ad un trapianto di cuore, tornava alla vita. Il cuore che lo ha salvato apparteneva ad un giovane di Lanusei, il diciannovenne Roberto Cuboni, morto in un incidente stradale. Nei giorni scorsi, in occasione di un incontro dibattito dell'Associazione Sarda Trapianti, svoltosi a Lanusei, sulla promozione donazione organi la sorella di Roberto, Susanna, ha raccontato la sua esperienza di dolore e di speranza.
La giornata di oggi nasce da un'intensa esperienza di vita dove prevale il dolore per una grande perdita. Nasce il 25 ottobre 1996, giorno in cui mio fratello Roberto perde la sua fragile e breve vita in un incidente in moto. Di certo lui uscendo da casa per provare i freni non pensava che stava per intraprendere un altro viaggio.

ROBERTO,SUSANNA CUBONI E GIAMPIERO MACCIONI

(...) Il 25 ottobre 1996 ho sentito il sapore amaro della morte, il sapore del dolore che è come un coltello affilato che spezza il cuore in due. Il taglio è così glaciale da non darti il tempo di sentirlo che già ti appartiene. Sei tu stessa dolore.

(...) Roberto è stato soccorso e portato all'ospedale di Lanusei. Dopo le prime cure è stato trasferito all'ospedale Brotzu di Cagliari nel reparto di rianimazione. La mattina successiva io e i miei genitori siamo entrati nello studio del primario. Ho ancora vivo nella mia mente quel momento. Mi sono seduta di fronte a lui e guardandolo negli occhi pendevo dalle sue labbra che lentamente e con umanità dicevano: "Roberto è in Paradiso". D'istinto avrei urlato ma non l'ho fatto. Ho trattenuto il respiro. La mente correva veloce, incredula alla realtà, pensando alle parole del medico e a cosa potessi fare per far vivere Roberto, per strapparlo alla morte.
In quei minuti eterni di morte e di vita, il primario ci propone la donazione degli organi ed ecco che la mia disperazione di sorella esplode in quel "sì". Un "sì" che prende forma dentro di me e ancora oggi mi accompagna. Ho avuto numerose parole di conforto e molte mi sono rimaste in mente come quelle pronunciate da Padre Salvatore: "Vedrai un giorno capirai, vedrai tutto ha un senso".
Ma, muore il corpo e la sua assenza è dura perché gli occhi hanno bisogno di vedere, le mani di toccare e le orecchie di sentire chi amiamo e vive giorno per giorno con noi e quando ci lascia, il suo dolce ricordo può essere ancora più doloroso.
Quando lasceremo il corpo e quindi il mondo terreno: se noi crediamo davvero in Dio e siamo disposti a portare la croce che è l'unica a farci sentire vicino a Dio dobbiamo ancora di più credere che continueremo a vivere spiritualmente in Lui che spiega tutto, che ci aiuta ad andare avanti, ad andare oltre il nostro pensiero. E perché la morte non sia morte, e perché il senso di tutto trovi il suo significato la giornata di oggi deve essere una testimonianza dell'esistenza e del legame continuo con quel qualcosa che è al di là di ogni nostro limite umano. Perché si può con un pensiero sfiorare il volto di Dio e con un gesto d'amore tocca il suo cuore. Dio è lì e non attende nient'altro... solo quel gesto. Le cose che non capiamo, i dolori a cui non sappiamo dare una spiegazione trovano luce dopo tanto buio quando tutti i suoi obiettivi sono raggiunti e sono svelati ai nostri occhi e spiegati al nostro pensiero.
È chiaro che i tempi di Dio non sono i nostri tempi e che dobbiamo accettare per poter capire. Dobbiamo imparare ad essere umili per essere grandi. Avere coraggio per andare avanti ed avere fiducia per sperare, per pregare. Non è una giustificazione e forse neanche una consolazione. È solo una conferma del nostro essere piccoli e grandi allo stesso tempo agli occhi di Dio, ad essere ciò per cui siamo stati creati. L'amore di Dio si svela nel tempo, un amore che sempre ci accompagna. Dobbiamo abbracciarlo, cercarlo, volerlo per sentirlo e per essere in continuo contatto anche nei periodi d'aridità che sono numerosi e lunghi.
(...) Citando un passo di Gibran: "Vorreste conoscere il segreto della morte. Ma come scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita? Il gufo dagli occhi notturni, ciechi di giorno non può svelare il mistero della luce. Se davvero volete scorgere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Giacché la vita e la morte sono una cosa sola, così come il fiume e il mare".
La famiglia "allargata" alla festa di Laurea di Susanna

(...) Oggi a distanza di otto anni siamo venuti a conoscenza che il ricevente del cuore di Roberto desiderava incontrarci. Ho constatato quanto sia stato importante quel "sì" detto in un momento di estremo dolore, di estrema sofferenza, che da una parte toglieva la vita del nostro amatissimo Roberto e dall'altra dava continuità ad un cuore che si stava spegnendo. Oggi con quel gesto il cuore di Roberto batte prepotentemente nel petto del signor Giampiero. Sono stata la prima componente della mia famiglia ad averlo incontrato di persona. Inizialmente ero un po' impaurita perché non sapevo che effetto avrebbe suscitato su di me quest'incontro. Rotto il ghiaccio posso dire di aver provato una forte emozione e stando accanto a lui il pensiero che faccio costantemente è che il cuore del mio amato e mai dimenticato Roberto, è dentro di lui.
(...) Sapere che con il dolore si compie per noi qualche cosa che tocca l'ordine universale del bene, qualche cosa che è al di là di noi, ma cui pure partecipiamo è già una luce. Tenue, ma sufficiente a farci capire che il dolore ha un senso.Susanna Cuboni
Ho ascoltato in “religioso silenzio” la tua triste, commovente ed allo stesso tempo meravigliosa e luminosa esperienza di vita, sostenuta e incoraggiata dalla profonda fede nell’Uomo e nel Suo DIVINO CREATORE!
La commozione è stata intensa fino a far sgorgare dai miei occhi, sempre avari di pianto, una lacrima liberatrice.
Grazie Susanna!
Ripeto oggi le parole riconoscenti di allora, quando all’oscuro del nome del mio donatore, scrivevo al compianto cardiochirurgo Dott.Ricchi che aveva eseguito il trapianto .
Un caloroso e fraterno abbraccio.          Giampiero Maccioni
(°)(25maggio2005)http://www.agensir.it/pls/sir/V3_S2EW_consultazione.mostra_paginat?id_pagina=751 L'Agenzia S.I.R. (Servizio Informazione Religiosa) nasce nel 1988, per iniziativa della Federazione Italiana Settimanali Cattolici e con il sostegno della CEI.